Eschscholzia californica Cham | piante da Seme - Azienda Agricola Le Officinali VIVAI PIANTE
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Eschscholzia californica Cham

Nome comune Eschscholzia californica - Papavero della California - Famiglia Papaveraceae

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L’escolzia è una pianta originaria dell’Arizona, dell’Oregon e del Messico: cresce bene nelle zone soleggiate, sulle dune costiere, nelle valli aride in prossimità del mare, su terreni secchi, argillosi o sabbiosi purchè asciutti; non resiste al freddo. Si coltiva anche in paesi dal clima caldo-temperato.
È una pianta annuale o perenne, di piccole dimensioni, non raggiunge più dei 60 cm di altezza, i suoi fusti si organizzano a formare di piccoli cespugli di colore verde glauco. I cespugli si caratterizzano per la presenza di piccoli fiori con 4 petali obovati, di un bel colore giallo-arancio che gli valgono il nome comune di papavero della California. È provvista di numerosissimi semi racchiusi in un baccello di 4-5 cm

VIRTU' TERAPEUTICHE
L’escolzia si usa per le sue proprietà sedative, calmanti e analgesiche. Si usa soprattutto per ridurre il tempo di latenza dell’addormentamento e per garantire un sonno duraturo: in effetti il suo uso non dà luogo a fenomeni di stordimento o intontimento al risveglio. Si può utilizzare per risolvere le turbe del sonno anche in pediatria, poiché è ben tollerato. Viene utilizzato per alleviare l’ansia da lieve a moderata; il suo effetto rilassante è evidenziabile anche nelle persone affette da tosse spasmodica persistente, poiché migliora gli spasmi a livello muscolare e il riposo notturno.
Questa pianta può essere usata come rimedio naturale nei seguenti casi:
Malattie dermatologiche, Malattie neurologiche, Malattie odontoiatriche

CURIOSITA'
L’escolzia deve il suo nome al botanico ed entomologo russo J.F Eschscholtz: gli indiani d’America utilizzavano le foglie di escolzia per uso culinario ovvero le bollivano o le cuocevano su pietra. Vi era anche un impiego medicamentoso in quanto l'escolzia si impiegava per ridurre il dolore nelle coliche intestinali, biliari e per ridurre il mal di denti. Si utilizzava anche per fare impacchi e cataplasmi per curare le ulcerazioni della pelle. In Europa questa pianta è stata importata agli inizi del 1800 come pianta ornamentale in virtù dei suoi bellissimi fiori.